In Tela d’Imperatore
di Mino Lorusso
Oltre Edizioni
Tre mistiche e il loro segreto. Un gesuita milanese con l’amore per l’astronomia e le scienze. Un episodio inspiegabile destinato a cambiare la vita di un piccolo borgo. E il sospetto che si tratti di opera divina, legata alla Beta Lucia Broccadelli, vissuta ai tempi di Papa Alessandro VI. Sullo sfondo, le terre meridionali della Provincia Umbra appartenente allo Stato Pontificio, nella metà del Settecento. Sono gli elementi che compongono l’intreccio di una storia vera, in cui la fede si scontra con la ragione e la ragione, di fronte al mistero, finisce per soccombere. In anni più recenti, uno storico dell’arte s’imbatte in uno stendardo votivo, scoperto per caso nell’ossario sotterraneo del Duomo di Narni. È quello del miracolo avvenuto nel 1739, attribuito alla Beata Lucia. A distanza di quasi trecento anni, la ragione di nuovo si scontra con la fede. Ma questa volta è la fede a soccombere, incapace di cogliere la verità che si cela sotto il mistero. “Tela d’imperatore” è l’artificio che contiene l’essenza dell’umano: la sua doppia natura e la sua fragilità, il desiderio innato d’infinito, l’incapacità di addentrarsi nei segreti dello spirito, di superare le colonne d’Ercole della scienza. Nello scontro tra pragmatismo e ideali, si dipana il rapporto tra tempo ed eternità, vita e morte, passato e presente. La storia si fa contemporanea. L’uomo cerca di cogliere la sua natura trascendente, nel tentativo di calcolare la distanza che lo separa dal divino. Con lo stesso spirito intuitivo di Eratostene, il quale per misurare la dimensione della terra si cala nei pozzi profondi di Siene, in Egitto. Nel giorno del solstizio.
L’autore
Mino Lorusso è presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, è vice caporedattore. presso la RAI sede regionale dell’Umbria. E’ stato giornalista parlamentare e consigliere Nazionale della federazione Nazionale della stampa Italiana .